The First Vatican Council and the Czech Lands through the Eyes of the Holy See
The result's identifiers
Result code in IS VaVaI
<a href="https://www.isvavai.cz/riv?ss=detail&h=RIV%2F61989592%3A15260%2F22%3A73618310" target="_blank" >RIV/61989592:15260/22:73618310 - isvavai.cz</a>
Result on the web
<a href="https://www.hiu.cas.cz/user_uploads/vydavatelska_cinnost/periodika/bollettino/Bollettino_13_bez_obrazku_web_fin.pdf" target="_blank" >https://www.hiu.cas.cz/user_uploads/vydavatelska_cinnost/periodika/bollettino/Bollettino_13_bez_obrazku_web_fin.pdf</a>
DOI - Digital Object Identifier
—
Alternative languages
Result language
italština
Original language name
Il Concilio Vaticano I e le terre ceche dalla prospettiva del Soglio pontificio
Original language description
Nell'ambito del Concilio Vaticano I (1869-1870) si prevedeva di discutere un'ampia serie di problemi (l'episcopato boemo-moravo proponeva, ad esempio, la questione dell'estensione del permesso di usare il volgare nella liturgia). Poiché l'ultimo concilio ecumenico è stato un Concilio di Trento nel XVI secolo, questo Concilio ha goduto di grande attenzione. Certo, al Concilio parteciparono anche vescovi della Boemia e della Moravia (tranne quelli la cui età o salute non lo permetteva), ma non furono tra i fautori della promulgazione di nuovi dogmi. Temevano sia gli atteggiamenti negativi della società che le reazioni del potere statale. Anche prima dell'apertura del Concilio, la questione dell'infallibilità papale e della sua proclamazione come dogma era «sospesa nell'aria». Uno dei principali oppositori della proclamazione del nuovo dogma fu l'arcivescovo di Praga e cardinale Friedrich Schwarzenberg, che divenne il «decano» ufficioso della cosiddetta minoranza. Nel suo famoso discorso del 18 maggio, ha sottolineato che il rispetto e la devozione per il Papa sono grandi, ma il nuovo dogma provocherà inutili resistenze. I vescovi della «minoranza» decisero di non partecipare alla sessione cerimoniale finale (nessuno dei vescovi boemi e moravi votò a favore del nuovo dogma). Il 18 luglio 1870 fu adottata con voto solenne la costituzione dogmatica Pastor Aeternus. Alla fine, al Concilio prevalse il partito che promosse la proclamazione del dogma (la non accettazione dell'infallibilità fu descritta come una concessione della Chiesa al liberalismo). A causa della guerra franco-prussiana, il Consiglio fu aggiornato e poi aggiornato a sine die (a tempo indeterminato). Sebbene il cardinale Schwarzenberg si sottomettesse alla decisione del Concilio Vaticano I, esitava a promulgare i documenti conciliari nella sua diocesi, e il nunzio di Vienna gli notificava con enfasi l'obbligo di pubblicare i documenti. Alla fine, il cardinale Schwarzenberg, così come tutti i vescovi boemi e moravi, li pubblicarono gradualmente. I suoi timori non erano infondati. Dopo la promulgazione del dogma, sorse un'intensa campagna di stampa anticlericale e fu istituita la cosiddetta Chiesa vetero-cattolica. Ma anche nella monarchia asburgica il dogma appena promulgato fu utilizzato a scapito della Chiesa cattolica, l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe I lo usò come pretesto per la denuncia unilaterale del Concordato con la Santa Sede del 1855.
Czech name
—
Czech description
—
Classification
Type
J<sub>ost</sub> - Miscellaneous article in a specialist periodical
CEP classification
—
OECD FORD branch
60101 - History (history of science and technology to be 6.3, history of specific sciences to be under the respective headings)
Result continuities
Project
—
Continuities
S - Specificky vyzkum na vysokych skolach
Others
Publication year
2022
Confidentiality
S - Úplné a pravdivé údaje o projektu nepodléhají ochraně podle zvláštních právních předpisů
Data specific for result type
Name of the periodical
Bollettino dell'Istituto storico ceco di Roma
ISSN
1214-9438
e-ISSN
—
Volume of the periodical
2022
Issue of the periodical within the volume
13
Country of publishing house
CZ - CZECH REPUBLIC
Number of pages
15
Pages from-to
227-241
UT code for WoS article
—
EID of the result in the Scopus database
—